Skip to main content
800 035425

Stress acuto e cronico e la loro correlazione con la parodontite

I principali fattori di rischio legati allo stress e alla malattia parodontale

Cos'è lo stress e perché è un male?

La definizione di “Stress” così come la conosciamo oggi nasce nel 1930, quando il biochimico e ricercatore Hans Selye adottò per la prima volta tale vocabolo- di origine inglese e sempre utilizzato nel mondo della fisica- in riferimento all’uomo. Fu il primo a sostenere che una pressione elevata può avere gravi ripercussioni, anche sulle persone.

Secondo Selye, che viene ricordato dalla scienza medica per le ricerche effettuate in questo campo, lo stress è una “risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso”. Il nostro organismo per far fronte a responsabilità e pressioni anche molto diverse tra loro, reagisce con una risposta psicofisica. In termini di processi biologici e comportamentali, lo stress implica che fattori mentali (come l’improvvisa assenza di una persona vicina) e fattori fisici (vedi il rumore di uno sparo), o fattori esterni (ad esempio la pressione sul lavoro) e quelli interni (come contrarre una malattia) influenzano il nostro corpo. In realtà lo stress acuto è nella sua essenza positivo. Questa affermazione trova la sua fonte nel nostro stesso DNA. Infatti, è anche grazie allo stress che gli esseri umani si sono evoluti fino ad oggi. L’uomo preistorico ha dovuto far fronte a stimoli estremi, come il trovarsi davanti a predatori potenzialmente letali. A differenza dei nostri antenati, oggi non affrontiamo più predatori affamati, ma eventi minacciosi e inaspettati come per esempio essere quasi investiti o urtati da un’auto. La risposta dell’organismo di questo nostro lontano parente è probabilmente simile o forse pari alla risposta del nostro organismo oggi di fronte a situazioni di stress.

Cosa accade al nostro corpo quando si è sotto stress acuto?

Trovarsi in una situazione estrema innesca dei processi nel sistema nervoso simpatico del nostro corpo per cui le ghiandole surrenali stimolate rilasciano gli "ormoni dello stress", come le catecolamine che includono adrenalina e noradrenalina. Ciò comporta reazioni fisiche che conosciamo molto bene:

  • il battito cardiaco accelera e vi è un aumento della frequenza respiratoria, ciò per favorire maggiore energia e ossigeno
  • il flusso sanguigno viene reindirizzato dalle aree superficiali verso i muscoli e il cervello
  • la capacità di coagulazione del sangue aumenta al fine di prevenire un'eccessiva perdita di sangue in caso di lesioni
  • le pupille lasciano entrare più luce negli occhi per ricevere più informazioni
  • i muscoli sono tesi e pronti all'azione

Stress e parodontite

Lo stress cronico e prolungato ha un impatto così profondo sul nostro corpo che ne colpisce il suo equilibrio. Se il nostro corpo è “cronicamente sfidato”, reagisce cercando di raggiungere l'equilibrio (allostasi). Questi tentativi tuttavia possono portare ad uno "strappo” o “usura" dovuta ad un sovraccarico allostatico. Infatti, è la produzione cronica di ormoni dello stress che porta all'usura del corpo. Gli effetti dello stress a lungo termine possono anche essere visti sul tessuto parodontale.

Lo stress è quindi un fattore di rischio per la parodontite e per le malattie che colpiscono il cavo orale. Lo stress va ad alterare la risposta immunitaria da parte dell’organismo verso il fenomeno di disbiosi batterica, aumentando così la suscettibilità alla parodontite.

 

Le 3 tipologie di stress associate alla parodontite La ricerca ci dice che lo stress che può essere correlato alla paradontite si classifica in 3 gruppi:

  • micro-stress ossia fastidi e tensioni quotidiane
  • stress dovuto ad importanti eventi della nostra vita come un divorzio
  • emergenze, disastri o crisi

Queste forme di stress possono essere associate ad uno stato parodontale compromesso e alla malattia in progressione. L'associazione tra stress e parodontite è un argomento di interazione comportamentale e “psicouroendocrinoimmunologica”.

Una ulteriore conseguenza dello stress sul cavo orale riguarda l’aumentato rischio di sviluppare condizioni come il bruxismo oppure il clenching (serramento dei denti).

Gli ormoni: cortisolo e parodontite

Quando pensiamo ad ormoni prodotti dallo stress il più comune è l'adrenalina. Tuttavia, è invece il cortisolo che ha effetti diretti e negativi sulla salute parodontale. Il cortisolo è un “glucocorticoide” prodotto dalla corteccia della ghiandola surrenale. In situazioni sporadiche di stress acuto ha un effetto positivo sul nostro corpo (come la riduzione dell'infiammazione) e attiva il nostro sistema immunitario. Al contrario, la produzione cronica di cortisolo ostacola la nostra competenza immunologica e aumenta la suscettibilità alla malattia parodontale. Il cortisolo, infatti, riduce la risposta infiammatoria da parte dell’organismo e aumenta i livelli di glucosio nel sangue, rendendo l’organismo più sensibile a malattie infettive. Le persone affette da parodontite che riportano stress e tensione, hanno livelli elevati di cortisolo misurati nel siero del sangue e nella saliva. La misurazione del cortisolo non è certamente ancora una procedura comune in ambito dentale, ma in futuro potrebbe essere utilizzata come strumento di valutazione dello stress.

Cambiamenti nel comportamento e nello stile di vita

Oltre alla produzione prolungata di cortisolo e ai suoi effetti sui tessutiluis villasmil parodontali, lo stress psicologico può avere effetti indiretti sulla salute parodontale attraverso cambiamenti nel comportamento e nello stile di vita. Infatti, le persone che dichiarano di essere sotto stress sono maggiormente portate a trascurare la propria igiene orale, a fumare, a bere di più, a dormire di meno e anche ad adottare una dieta malsana consumando molti più grassi e zuccheri. I principali fattori di rischio legati allo stress e alla malattia parodontale sono:

  • mancanza di sonno
  • cattiva alimentazione
  • cattiva igiene orale
  • fumo eccessivo
  • scarsa attività fisica
  • consumo di alcol
  • malattie recenti

Quindi, mentre la scarsa igiene orale porta all'accumulo di placca e influisce direttamente sulla salute parodontale, il fumo, la nutrizione e i disturbi del sonno lo fanno attraverso un'alterata risposta dell'organismo.

Trattamento parodontale e rimedi contro lo stress

Poiché lo stress psicosociale rappresenta un indicatore di rischio per la malattia parodontale, dovrebbe essere affrontato prima e durante il trattamento della stessa. Il primo passo necessario è pertanto riconoscere lo stress. Questo porta di conseguenza a prendere delle misure per controllarlo. Alcune persone traggono beneficio dall’attività fisica praticando dello sport oppure attraverso esercizi che implicano il controllo della respirazione come lo yoga o la meditazione. Queste sono alcune attività di esempio, in tutti i casi è opportuno rivolgersi al proprio medico e consultare uno specialista, come uno psicologo. Pertanto, per arrivare a un approccio moderno alla salute è necessario conoscere i legami di una patologia non solo con il suo trattamento, ma anche con il benessere sociale e psicologico.

Tutte queste alterazioni causate dallo stress, sia in forma diretta che indiretta, impattano negativamente sulla salute totale e orale dei nostri pazienti, facilitando e accentuando tutti i processi infiammatori nei soggetti suscettibili.

Ecco perché a Parocentro, durante la diagnosi in prima visita, analizziamo scrupolosamente tutti i fattori di rischio che possono causare gengivite e parodontite.

Se soffri di parodontite e stai affrontando un periodo di stress cronico, contattaci adesso per una prima visita o richiedi maggiori informazioni.

 

Questo articolo è stato scritto con il contributo di Larisa Music, assistente di insegnamento e ricerca presso il Dipartimento di Parodontologia dell’Università di Zagabria.

contact action add button